- evaromoli
- 4 mar
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 17 mar

Lo senti il profumo del finocchio?
L’ho raccolto d’estate. In un altro mare.
Nel nostro mare, mi dicevi sempre che su quella discesa, al tramonto salita, era perfetto il finocchio e andava raccolto. Meglio di mattina.
Lo raccoglievo scendendo in spiaggia e lo mettevo nella busta del pane. La sera lo lasciavo sul terrazzo e la mattina lo controllavo. Quando era secco di sole e pronto, lo preparavo e con le dita facevo cadere tutti i semi su un canovaccio pulito. Alla fine dell’estate avevo il mio piccolo tesoro. Dentro la scatolina riciclata degli omogeneizzati della signora di sotto. Quella con i figli sempre urlanti e col pannolino in vista: te li ricordi che avevano sempre le bolle rosse e tu la tranquillizzavi?
A volte anche tre scatoline.
Tu mi guardavi da sotto gli occhiali, leggendo il giornale. Ridevi forse, di quella piccola fissazione che mi avevi trasmesso.
Attraversare la campagna senza rimanerne indifferente.