- evaromoli
- 3 mar
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Aggiornamento: 17 mar

Il mio ferramenta è un supereroe.
Lui sa tutto. Lui trova tutto.
Conosce ogni problema, ma soprattutto ne conosce ogni soluzione.
Per lui non ha segreti nessun tipo di lavoro di manutenzione casalinga. Conosce il segreto dei fili per stendere i panni, il sottile lavoro delle carrucole; sa a memoria i watt di tutte le lampadine e il loro consumo; capisce subito se il lavoro che devi fare si risolve con una vite oppure se devi usare trapano e stop… e te lo dice con garbo; è ferrato (!) su tutte le tipologie di pennelli e pennellesse (!*?); ti lascia parlare e spiegare, anche se sa che non ci capisci niente e alla fine vorresti chiedergli di venire lui a farti il lavoro. Ma non hai il coraggio e allora memorizzi tutti i consigli, facendo finta di aver capito.
Dietro di lui cassetti infiniti, etichettati e misurati per raccogliere viti e vitine, che per me sono tutte uguali, ma per lui no. Lui si gira a occhi chiusi e apre sempre il cassetto giusto.
Quando fa le copie delle chiavi poi, esce il suo lato artistico. Sale un paio di scale e accende il macchinario, il rumore assordante e lui lavora. Poi scende e si appoggia al bancone: deve rifinire con la raspa. «Sennò nun gira» (parole sue).
Poi fa il cartoccio con il pezzo di giornale e io esco senza capire bene quello che devo fare.
Al limite torno.